TUTTE LE INIZIATIVE ED I COMMENTI RIGUARDANTI L'ASSOCIAZIONE AIDAA E LE SUE ATTIVITA'
lunedì 31 ottobre 2016
GATTI NERO A RISCHIO. STASERA LE RONDE
Roma (31 ottobre 2016) - Come ogni anno nella notte di Halloween tornano le ronde di AIDAA (e quest'anno di altre associazioni che hanno organizzato a loro volta dei gruppi di controllo territoriale) per prevenire ed evitare i riti esoterici a base di sacrifici di animali ed in particolare di gatti neri anche se quest'anno stando ai dati delle segnalazioni pervenute alla stessa AIDAA i rischi di sacrifici sono di molto ridotti, se non quasi ridotti a zero, specilamente nelle zone del centro italia sconvolte in queste ore dal terremoto. Comunque AIDAA metterà in campo ronde di controllo territoriale nelle zone storiche del piemonte, della lombardia e dell'emilia e del veneto. Gruppi che avranno lo scopo di pattugliare questa notte dallae22 a dopo la mezzanotte i luoghi da sempre considerati punti di ritrovo dei gruppi esoterici o satanisti fai da te. "Rispetto al passato quando si parlava di sacrifici di migliaia di gatti neri siamo abbastanza tranquilli- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- infatti dai dati in nostro possesso dal primo ottobre sono in forte diminuzione sia le richieste strane di gatti neri sia sui social che nei gattili che hanno alzato la guardia, di molto ridotti anche i furti degli stessi gatti neromantati. Il fenomeno conclude Croce- non è certo esaurito, ma noi siamo ottimisti" Confermato invece il gattonero day 2016 il cui programma verrà reso noto nei prossimi giorni.
AMIANTO ALLA CASERMA MONTELLO?
Nei giorni scorsi abbiamo scritto a più riprese che occorre fare subito le analisi sulla ventilata presenza di amianto nella caserma Montello di Piazza Firenze a Milano. Ora chiediamo che queste analisi si facciano in fretta per evitare rischi alla salute dei cittadini e degli ospiti che nei giorni prossimi dovrebbero essere ospitati nella caserma.
ISTIGATI I CANI CHE HANNO AGGREDITO IL BARESE?
Gli sono state amputate completamente le due gambe, a un uomo aggredito ieri da tre rottweiler di proprietà del cognato. Il fatto è accaduto in una villa nel barese dove pare che l'uomo un quarantatreenne vivesse nella casa insieme alla famiglia della sorella. Secondo quanto riportato l'uomo sarebbe stato aggredito mentre si trovava nel giardino della villa. Soccorso è stato trasportato all'ospedale e le sue condizioni apparse subito gravissime. I medici hanno deciso di amputare le due gambe. I cani ora sono stati sequestrati e il cognato della vittima denunciato per per lesioni colpose. Ma sulla vicenda ci sono molti aspetti ancora da chiarire sia sul comportamento della vittima che sulle eventuali responsabilità del cognato.
domenica 30 ottobre 2016
SALVA LA POJANA FERITA DAI CACCIATORI
(ANSA) - CAGLIARI, 29 OTT - Era stata ferita da una rosa di pallini alla zampa e all'ala. Una poiana è stata salvata oggi dalla Compagnia Barracellare di Assemini.
Durante il consueto controllo del territorio, i barracelli hanno visto muoversi dei cespugli vicino a degli alberi e andando a controllare hanno trovato la poiana ferita.
"Il volatile prima ha cercato di allontanarsi - racconta uno dei soccorritori - poi si è lasciata avvicinare, come se volesse essere salvata".
La poiana è stata affidata alle cure del centro fauna di Monastir.
HALLOWEEN: ARRIVANO LE RONDE PRO GATTO NERO
HALLOWEEN: ARRIVANO LE RONDE PRO GATTO NERO
Roma (30 ottobre 2016) - Come ogni anno nella notte di Halloween tornano le ronde di AIDAA (e quest'anno di altre associazioni che hanno organizzato a loro volta dei gruppi di controllo territoriale) per prevenire ed evitare i riti esoterici a base di sacrifici di animali ed in particolare di gatti neri anche se quest'anno stando ai dati delle segnalazioni pervenute alla stessa AIDAA i rischi di sacrifici sono di molto ridotti, se non quasi ridotti a zero, specilamente nelle zone del centro italia sconvolte in queste ore dal terremoto. Comunque AIDAA metterà in campo ronde di controllo territoriale nelle zone storiche del piemonte, della lombardia e dell'emilia e del veneto. Gruppi che avranno lo scopo di pattugliare domani notte dalla 22 a dopo la mezzanotte i luoghi da sempre considerati punti di ritrovo dei gruppi esoterici o satanisti fai da te. "Rispetto al passato quando si parlava di sacrifici di migliaia di gatti neri siamo abbastanza tranquilli- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- infatti dai dati in nostro possesso dal primo ottobre sono in forte diminuzione sia le richieste strane di gatti neri sia sui social che nei gattili che hanno alzato la guardia, di molto ridotti anche i furti degli stessi gatti neromantati. Il fenomeno conclude Croce- non è certo esaurito, ma noi siamo ottimisti" Confermato invece il gattonero day 2017 il cui programma verrà reso noto nei prossimi giorni.
sabato 29 ottobre 2016
SPIAGGIAMENTO RECORD DI TARTARUGHE MARINE
(ANSA) - PESCARA, 28 OTT - Spiaggiamento straordinario di tartarughe marine, tra ieri e oggi, sulle coste abruzzesi, marchigiane e romagnole: decine - almeno una trentina secondo le prime stime - gli esemplari di Caretta caretta spinti a riva da una combinazione di vento e correnti marine. Al momento un solo esemplare è stato recuperato vivo. La morte delle tartarughe, riferiscono gli esperti, è dovuta all'impatto con alcuni sistemi di pesca. In Abruzzo il Centro Studi Cetacei Onlus interviene "ormai senza sosta", afferma, in collaborazione con le Capitanerie di Porto, i Servizi Veterinari delle Asl e l' Istituto Zooprofilattico. "Se il trasporto a riva e il conseguente spiaggiamento delle carcasse sono dovuti alle particolari condizioni meteomarine - afferma il presidente del Centro studi, Vincenzo Olivieri - la morte delle tartarughe riconosce, come causa principale e più probabile, l'impatto con alcuni sistemi di pesca. Si tratta di un fenomeno straordinario, che rappresenta un record per gli ultimi anni".
HALLOWEEN. ATTENZIONE AI GATTI NERI
Roma (29 OTTOBRE 2016) Mai come quest'anno siamo di fronte ad una forte attenzione nei confronti della notte di Halloween e dei possibili riti satanici che negli anni scorsi hanno interessato il sacrificio di gatti neri, sono infatti una ventina le associazioni che a livello locale e nazionale hanno organizzato le ronde nei luoghi dove si presume possano esserci quei riti, ma per fortuna mai come quest'anno le prospettive di riti esoterici (e non satanici) che prevedono sacrifici di animali ed in particolare di gatti neri sono vicine allo zero, cosi come sono in calo di oltre il 50% le segnalazioni di sparizioni o richieste strane di adozioni di gatti neri da parte di persone inaffidabili nel periodo a rischio che va dal primo ottobre fino ad oggi, richieste che sono crollate sia nei social che nei cento gattili monitorati a livello nazionale da AIDAA. Cosi come si sono ridotte al lumicino, pochi casi, i furti segnalati di gatti neri nel corso di questo mese di ottobre. Sono dati significativi dopo anni di battaglia che è stata cominciata da noi oltre dieci anni orsono quando ogni anno sparivano migliaia di gatti neri ma non tali da metterci al riparo da ogni rischio, quindi ben vengano le ronde che organizzerà anche AIDAA e sopratutto non abbassare la guardia in questi due giorni che ci separano alla notte di halloween e tenete i vostri gatti in casa o comunque sotto controllo.
CANI E GATTI AVVELENATI NEL POTENTINO
STRAGE DI CANI E GATTI AVVELENATI IN PROVINCIA DI POTENZA
Potenza (28 OTTOBRE 2016) - Una vera e propria strage di cani e gatti, quella in atto da alcune settimane nel comune di Banzi a cinquantasette chilometri da Potenza al confine tra Puglia e Lucania. Una strage la cui causa pare sia da avvelenamento con topicida. Diverse le segnalazioni giunte all'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA da parte delle volontarie che abitano nella zona. Non è ancora chiaro quanti siano i cani e gatti randagi ammazzati ma si parla di numeri alti. "Stiamo facendo il censimento della situazione- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- al momento non siamo in grado di dire se si tratti di un avvelenamento di massa voluto o se di bocconi lasciati magari dai cacciatori nelle prossime ore prenderemo contatto con le autorità locali e cercheremo di andare a fondo a questa orribile situazione".
AIDAA AL FIANCO DEI GIORNALISTI DI METRO
ABBIAMO AVUTO NOTIZIA CHE L'EDITORE DEL QUOTIDIANO METRO INTENDE CHIUDERE LA REDAZIONE DI MILANO, LASCIANDO SENZA LAVORO DIVERSE PERSONE TRA GIORNALISTI E TECNICI.
LA PRESIDENZA, L'UFFICIO DI PRESIDENZA ED IL DIRETTIVO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE SI SCHIERANO AL FIANCO DEI GIORNALISTI E DEI LAVORATORI DELLA REDAZIONE MILANESE DEL QUOTIDIANO METRO ESPRIMENDO LA TOTALE SOLIDARIETA' ED INVITANDO L'EDITORE DEL QUOTIDIANO A RECEDERE DALLA DECISIONE DI CHIUDERE LA REDAZIONE MILANESE.
DA SEMPRE METRO HA DATO ATTENZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI ANIMALI, ORA NOI DIAMO ATTENZIONE ALLE LORO PROBLEMATICHE.
LEGGETE E CONDIVIDETE IL COMUNICATO DEL COMITATO DI REDAZIONE
http://www.metronews.it/16/10/28/comunicato-sindacale-dellassemblea-di-metro.html
per mail di solidarietà
patrizia.pertuso@metroitaly.it
venerdì 28 ottobre 2016
BANZI. AVVELENAMENTO DI MASSA DI CANI E GATTI
Immagini orribili quelle che ci arrivano da Banzi un piccolo paesino della provincia di Potenza a cavallo con la Puglia. Qui dalle prime informazioni in nostro possesso pare sia in atto una vera e propria mattanza di cani e gatti avvelenati, un criterio che abbiamo gia visto in altre realtà del sud. In attesa di aver maggiori informazioni dalle persone che ci hanno fatto la segnalazione pubblichiamo solo alcune foto (le meno raccapriccianti) dei cani e gatti trovati morti nei giorni scorsi.
AIDAA BRINDISI: 2.000 GATTI STERILIZZATI IN CINQUE ANNI
Brindisi (29 OTTOBRE 2016) - 2.000 gatti sterilizzati , 2.500 gatti a cui è stata trovata casa e almeno 1000 gatti salvati dalla strada (molti dei quali poi rimessi nelle colonie feline) negli ultimi cinque anni. Questi sono i dati numeri e documenti alla mano della sezione dei Micetti di Brindisi gestiti dalla propresidente nazionale dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Antonella Brunetti che da anni si batte quotidianamente (e anche nottetempo) con l'ausilio di un pugno di volontari e senza alcun finanziamento pubblico per salvare, sterilizzare e trovare casa a centinaia di gatti di Brindisi ma non solo che altrimenti sarebbero destinati a morte certa. "Un impegno quotidiano del quale oggi vogliamo tirare le somme presentando i numeri - ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- un impegno quotidiano fatto di amore per i mici, ma non solo a questa specie animale e di abnegazione personale, oggi crediamo che sia arrivato il momento di dire grazie in maniera totale all'impegno della nostra Antonella, e di dire chiaramente che se ogni associazione avesse fatto tanto quanto fatto da Antonella in questi anni il randagismo felino sarebbe quasi risolto, e- conclude Croce- a chi inizia oggi il suo impegno credo di dover dire che sia buona cosa che prenda Antonella come esempio, cosi come la prendiamo ad esempio tutti noi di AIDAA e non solo".
NELLE FOTO LA PRO PRESIDENTE AIDAA ANTONELLA BRUNETTI E ALCUNI MICETTI DI BRINDISI |
SI APRE IL PROCESSO AL KILLER DEI GATTI
Brescia (28 ottobre 2016) - Si apre venerdi prossimo 4 novembre presso il palazzo di giustizia di Brescia il processo a carico di Luigi Baselli 48 anni di Quinzano D'Oglio che dovrà rispondere di diverse accuse tra cui quella di aver addestrato ed usato il proprio cane doberman per catturare ed uccidere oltre 15 gatti i quali dopo essere stati semi uccisi dal doberman venivano stesi sul selciato dove il Baselli li finiva passandoci sopra con il trattore. Secondo l'atto di accusa l'uomo ha agito con estrema crudeltà in quanto in spregio alla vita dei gatti e per vendetta contro la famiglia proprietaria dei medesimi mici. Inoltre lo stesso avrebbe agito almeno in un occasione davanti agli occhi atterriti di un bambino di 6 anni e della anziana nonna che imploravano pietà per i gatti medesimi.
LUPO GUARITO E LIBERATO
(ANSA) - MODENA, 28 OTT - Un lupo di circa tre anni affetto da cimurro del ceppo artico è stato liberato lunedì in una oasi faunistica del Perugino. Nonostante le condizioni iniziali gravi si è riusciti a curarlo dalla patologia - un virus che ha una elevata mortalità e in passato nel Parco dell'Abruzzo decimò decine di esemplari - e a reimmetterlo in natura con radiocollare, nonostante i mesi passati da aprile in una struttura gestita dall'uomo.
Questo perché al Centro per la Fauna selvatica 'Il Pettirosso' di Modena, dove è stato curato e che ha raccontato la vicenda, grazie ad un accordo con gli istituti Zooprofilattici di Perugia e di Modena, si è messo a punto un protocollo che ha permesso all'animale di essere seguito mantenendo la massima selvaticità, senza entrare in contatto con l'uomo: per garantirne l'isolamento sanitario sono state fondamentali le telecamere che registravano giorno e notte gli stati clinici dell'animale, mentre le medicine sono state somministrate con bocconi.
CASTROVILLARI. DENUNCIATI PER FURTO DI "PIGNE"
(ANSA) - COSENZA, 28 OTT - Cinque operai di nazionalità romena sono stati denunciati in stato di libertà, in due distinte operazioni, da personale del Corpo forestale dello stato per furto aggravato di pigne. Gli agenti hanno sequestrato 10 quintali di materiale. Il primo episodio si è verificato a Morano Calabro in località "Mazzicanino", nel Parco nazionale del Pollino dove sono stati fermati i primi due uomini intenti a trafugare le pigne pronte per essere caricate a bordo di un'auto. I due hanno tentato di fuggire ma sono stati raggiunti.
Il secondo intervento è avvenuto in località "Conca del Re" di Castrovillari, dove altri tre uomini sono stati colti in flagranza mentre raccoglievano le pigne in una proprietà privata. Le pigne vengono usate per la realizzazione di carbone ed i pinoli venduti per il mercato dolciario ma tale attività, evidenzia il Corpo forestale, rappresenta anche un serio deturpamento del territorio dal momento che la raccolta diretta dagli alberi riduce la naturale propagazione.
AGGIORNAMENTO ANIMALI TERREMOTO
Macerata (28 ottobre 2016) - Dalle segnalazioni ricevute ed aggiornate sono 18 le aziende agricole colpite dal terremoto e circa 8.000 capi di bestiame in particolare mucche che si sono salvate in quanto ancora all'alpeggio, per gli animali domestici si contano 4 cani morti per causa diretta del terremoto, 230 cani scappati e circa 1.000 tra cani e gatti sfollati. Prossimo aggiornamento alle ore 14 di domani sabato 29 ottobre.
AIDAA SIRACUSA MUOVE I PRIMI PASSI
Apre di fatto in questi giorni il nuovo gruppo operativo di AIDAA Siracusa, dove la nostra responsabile ha gia avviato i contatti sul territorio con i responsabili del settore veterinario e benessere animali di ASP e comune di Siracusa, con i quali nei prossimi giorni inizierà la discussione per la presentazione del progetto di gattile. Sabato riunione per il tesseramento.
MANZI ITALIANI PER LE CORRIDE SPAGNOLE?
Torino (28 ottobre 2010) - Ma quali tori? Ma quali toreri eroi? Le corride, specialmente quelle di secondo e terzo livello, per capirci quelle che si svolgono in città di periferia della Spagna assassina e crudele non vedono scendere nell'arena i tori che vediamo nelle grandi arene, ma dei manzi un po cresciuti o al massimo dei torelli che ovviamente vengono ammazzati con rischio quasi zero per il torero. Insomma la corrida, quella che ha Corte Suprema Spagnola con proprio decreto ha reintrodotto anche il Catalogna (che l'aveva abolita con voto del suo parlamento regionale) definendola una "fiesta nazionale" in realtà è una bufala, o meglio un tarocco. Ma la cosa che francamente ci ha lasciato con un palmo di naso è stata la notizia che i manzi poi destinati ad essere massacrati nelle corride di periferia verrebbero importanti dall'Italia ed in particolare da aziende agricole del Piemonte e dell'Emilia, questo è un fatto ancora più inaccettabile della stessa pratica orribile e assassina chiamata Corrida. "Stiamo verificando la notizia nei dettagli per individuare le aziende agricole italiane che sotto mentite spoglie vendono i manzi che poi vengono destinati alle corride in Spagna- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- una volta accertate le aziende di partenza dei manzi destinati alla corrida ne divulgheremo i nomi, certo poco cambia per chi alleva bovini da carne che questi siano destinati ai macelli o alla corrida, e per la verità cambia poco anche per noi contrari a qualunque macellazione, se non di scoprire che esistono italioti complici due volte del massacro dei bovini in Italia e nelle corride Spagnole".
CORSO SEMPIONE. ALBERI E PARCHEGGIO ABUSIVO
Tutti i milanesi conoscono la vicenda del viale alberato che corre in mezzo a Corso Sempione a Milano. Qui esiste un filare alberato che viene considerato spazio verde cittadino, stiamo parlando di diversi centinaia di alberi che si snodano da Piazza Firenze fino a poco meno dell'Arco della Pace, che però viene di fatto utilizzato dai residenti e non solo come un vero e proprio parcheggio abusivo. Sono centinaia le auto che trovano posto ogni giorno sotto quei meravigliosi alberi, auto che vengono posteggiate in assoluto divieto di sosta, per il quale nessuno interviene, ne i vigili ne tantomeno il competente ufficio verde del comune di Milano. AIDAA alcuni mesi orsono ha segnalato la cosa al comando della polizia locale (che ha risposto dicendoci che fanno 1.500 multe l'anno a fronte di almeno 130.000 auto parcheggiate abusivamente -anno), lo stesso esposto lo abbiamo mandato alla procura della repubblica di Milano. Ad oggi la situazione è rimasta di fatto uguale, allora ci chiediamo come mai le associazioni dei consumatori non intervengono contro questo parcheggio selvaggio? Ci chiediamo come mai il comune ed in particolare l'assessore alla viabilità e quello alla sicurezza non intervengono e di concerto con quello del verde stabiliscono una volta per tutte se corso Sempione è un parcheggio a cielo aperto abusivo o un filare alberato pedonale? Mentre noi ci si pongono insieme ai cittadini queste domande scopriamo che gli alberi a causa dell'eccessivo smog si stanno ammalando. Vogliono forse aspettare che muoiano per poi piantarne di nuove anche qui? Vergogna.
giovedì 27 ottobre 2016
TERREMOTO. COME PROTEGGERE MICIO E FIDO
TERREMOTO. CONSIGLI UTILI PER MICIO E FIDO
Roma (27 ottobre 2016) - Anche micio e fido sentono il terremoto e cosi come in altri casi (vedi botti di capodanno) si spaventano e rischiano di restare vittime degli eventi come i loro amici umani. Ecco di seguito alcuni consigli su cosa fare e cosa non fare per tranquillizzare i nostri amici a quattrozampe.
1- EVITARE ASSOLUTAMENTE di tenere i cani alla catena, potrebbero spaventarsi e impiccarsi loro stessi nel tentativo di liberarsi
2 - SE ABBIAMO ANIMALI IN CASA e decidiamo di uscire all'aperto portarli con noi, tenere sempre i cani al guinzaglio corto e i gatti nei trasportini, portare con se una buona dose di crocchette e la ciotola dell'acqua.
3 - SE SI DECIDE DI RIMANERE IN CASA in quanto le scosse non sono pericolose o di bassa entità innanzitutto portare in casa tutti gli animali (cani) che si trovano in giardino ed i gatti, far sentire loro un atmosfera che sia la più normale possibile evitando gli attacchi di panico, ma sopratutto tenete la radio e la luce accesa in modo che l'animale si senta tranquillo (se non va via la luce) ed in ogni circostanza parlate con loro a bassa voce e accarezzateli continuamente per infondere loro coraggio e datele come premio ogni tanto una delle crocchette loro preferite.
TERREMOTO. MOLTI ANIMALI SFOLLATI
Macerata (27 ottobre 2010) - Un aggiornamento alle ore 14.30 per quanto riguarda gli animali coinvolti nel terremoto di ieri sera che ha colpito il Centro Italia.
ANIMALI DA REDDITO
Confermiamo che sono almeno una quindicina le aziende zootecniche colpite dal terremoto che hanno avuto totalmente o parzialmente distrutte le stalle, le mucche sono al momento tutte salve in quanto si trovano ancora al pascolo estivo, ma tra due settimane quando dovranno rientrare si dovrà seriamente affrontare il tema della ricostruzione delle stalle, giungono segnalazioni di alcuni ovini e suini rimasti feriti. Al momento possiamo dire che gli animali da reddito "sfollati"a causa del terremoto sono oltre 2.300.
ANIMALI DOMESTICI
Abbiamo al momento segnalazione di circa 300 tra cani e gatti che non sarebbero con i propri padroni anche se è ancora presto per poter fare un censimento i cui dati reali e definitivi su cani e gatti scappati o morti o ancora legati alle catene si avranno non prima della giornata di sabato. Mentre sono circa un migliaio i cani e gatti che sarebbero stati portati con le famiglie fuori casa nelle ore delle scosse e ancora non rientrati nelle proprie abitazioni
INVERNO. TUTELIAMO GLI ANIMALI (RANDAGI) DAL FREDDO
Roma (11 gennaio 2022) – Il generale Inverno si fa sentire con diverse perturbazioni in tutta Italia, ma sopratutto le temperature notturne sono calate sensibilmente andando in molte località sotto lo zero. Anche quest'anno l'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE AIDAA presenta un breve vademecum per aiutare concretamente gli animali in difficoltà che incontrerete lungo la vostra strada oppure che cercano di trovare albergo nel vostro giardino o sul vostro terrazzo.
1)Iniziamo dagli Uccellini che in questi giorni iniziano a faticare a procurarsi il cibo. L'invito per tutti è di esporre piccole mangiatoie sui balconi (ne esistono in legno o possono essere realizzate in materiale di riciclo come ad esempio le bottiglie di plastica) contenenti piccoli pezzettini di grasso e carne avanzata, croste di formaggio,briciole di dolci, frutta fresca e secca e miscele di semi (consigliati e acquistabili già confezionati). EVITARE LE BRICIOLE DI PANE.
Occorre rifornire regolamente le mangiatoie senza riempirle fino all'orlo in quanto a causa del freddo nelle ore notturne parte del cibo potrebbe deteriorarsi. Ovviamente accorgimento molto importante, le mangiatoie vanno messe fuori dalla portata dei gatti.
E proprio dei gatti ora parliamo, nel caso in cui siate a conoscenza dell'esistenza di coloniE feline o avete dei gatti randagi che gironzolano dalle parti di casa vostra che sono in cerca di cibo, ricordatevi di mettere a loro disposizione tre ciotole, una con del cibo secco, una con del cibo umido ed una con l'acqua. Le ciotole mettetele in una zona riparata. I croccantini vanno sostituiti giorno per giorno in quanto con l'umidità rischiamo di deteriorarsi, stesso vale per la pappa umida che potrebbe anche congelare ed i mici potrebbero quindi mangiare del cibo deteriorato che a loro farebbe male. Occorre quindi cambiare il cibo due volte al giorno e lasciare in luogo riparato anche la ciotola dell'acqua fresca per evitare rischi di congelamento. Se avete la cantina disponibile lasciate aperta la finestra cosi che i mici possano ripararsi nelle notti più fredde oppure fate delle vere e proprie cucce nel vostro condominio per far riparare i mici.
Diamo ora un occhiata ai consigli per i cani randagi, anche per loro valgono le regole per i gatti, mettete ciotole con cibo e con acqua in ambiente riparato, rifornire le ciotole quotidianamente in quanto a causa del greddo il cibo lasciato troppo a lungo è destinato a deteriorarsi.
Se invece vi capita di ospitare in casa vostra o nel vostro giardino animali selvatici come ghiri, scoiattoli, ma anche volpi e faine. Noi vi consigliamo di chiedere informazioni direttamente al corpo. forestale dello stato chiamando il 1515 prima di prendere qualsivoglia iniziativa per favorirne l'alimentazione specialmente se si tratta di animali del bosco o di selvatici di grossa mole
ADOTTATA: TREMENTINA HA TROVATO CASA
VI RICORDATE DI LEI? TREMENTINA ERA STATA TROVATA ABBANDONATA IN UN BOSCO DEL PARCO DEL VEJO IN IN PROVINCIA DI ROMA. E DOPO LE VISITE E I VACCINI DEL CASO CERCAVA CASA. L'AVETE CONDIVISA DAVVERO IN TANTI. ALLA FINE TREMENTINA HA TROVATO CASA IN UNA BELLISSIMA FAMIGLIA NELLA ZONA DI ROMA. ORA ANCHE PER LEI SI APRE UNA VITA MERAVIGLIOSA. GRAZIE A TUTTI PER AVERLA CONDIVISA.
CANE TORTURATO: CONDANNATI GLI AGUZZINI
A volte, per la verità molto raramente giungono notizie positive in relazione alla lotta al maltrattamento di animali. Questa volta la buona notizia arriva da Pistoia, dove secondo quanto scrive il quotidiano Metro: il tribunale di Pistoia ha condannato con rito abbreviato padre e figlio per il reato di maltrattamento di animali obbligandoli a pagare 7.200 euro di multa più la confisca del cane. L'animale. una meticcia di pastore tedesco per quattro anni è stata tenuta a catena corta con un collare di ferro conficcato nel collo. Un orribile strumento di tortura fatto apposta per evitare che si liberasse dalla catena.
meticcio di pastore tedesco - FOTO DI REPERTORIO |
TERREMOTO. AIDAA NON RACCOGLIE SOLDI
L'UFFICIO DI PRESIDENZA DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE COMUNICA QUANTO SEGUE:
A SEGUITO DEL TERREMOTO DI IERI SERA CHE HA COLPITO IL CENTRO ITALIA, CI SONO STATE RICHIESTE DA ALCUNE PERSONE INFORMAZIONI IN MERITO AL'EVENTUALE RACCOLTA FONDI DA PARTE DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE A FAVORE DEGLI ANIMALI TERREMOTATI.
SI COMUNICA CHE:
AIDAA NON EFFETTUA RACCOLTE DIRETTE NE DI SOLDI NE DI MATERIALI DA DESTINARE AGLI ANIMALI TERREMOTATI
CHIUNQUE VOGLIA DONARE O METTERSI A DISPOSIZIONE CHIAMI DIRETTAMENTE LE ASSOCIAZIONI CHE OPERANO IN LOCO PER AVERE LE INFORMAZIONI DEL CASO SULLE REALI ESIGENZE.
QUALORA CI PERVENISSERO RICHIESTE SPECIFICHE NON MANCHEREMO DI DIFFONDERLE DOPO AVERNE VERIFICATO LA FONDATEZZA.
TERREMOTO: COINVOLTI CENTINAIA DI ANIMALI
Roma (27 ottobreo 2016) - Ci sono anche alcune centinaia di animali, in particolare da reddito (ovini, bovini, caprini e suini) custoditi in stalle e ricoveri fatiscenti che in parte sarebbero crollati e animali domestici in particolare cani rimasti legati alla catena tra le vittime del terremoto. Al momento è presto per avere una conta specifica degli animali eventualmente morti o rimasti sotto le macerie , ma segnalazioni sono giunte da Ussita, Visso e Camerino. "Nessun allarmismo - ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma da queste prime segnalazioni appaiono evidenti due fattori, il primo che occorre che oltre le case anche i rifugi per animali da reddito e le stalle siano messe in sicurezza, il secondo fattore sul quale occorre intervenire subito è il divieto assoluto di tenere cani alla catena in quanto presi da panico oltre a restare intrappolati, presi dal panico potrebbero essersi strangolati con la stessa catena alla quale erano stati legati, e purtroppo nelle zone del centro Italia la pratica di legare cani alla catena è ancora diffusissima". In giornata altre notizie.
nell'immagine il cane romeo salvato dalle macerie dopo 10 giorni durante il terremoto di agosto |
venerdì 21 ottobre 2016
2016: IN NOVE MESI MANGIATI OLTRE 5.000 GATTI
Roma (21 ottobre 2016) - La legge lo vieta espressamente, ma purtroppo le segnalazioni a volte anche confermate come quella degli accampati alla periferia di Roma che nelle scorse settimane ha fatto il giro delle televisioni e dei giornali lo confermano: è in forte riprese il consumo di carne di gatto. Il fenomeno che negli anni scorsi era sceso rispetto al passato ed era circoscritto a poche realtà locali sparse prevalentemente tra il veneto occidentale e le provincie di Cremona e Ferrara, ora sta tornando ad espandersi. Secondo i dati in possesso di AIDAA nel corso del 2015 sono stati circa 4.000 i gatti finiti in padella, cifra abbondantemente superata in questi primi nove mesi del 2016. Non si parla più dei soliti mangiagatti che cucinano i felini spesso abbattuti durante la caccia, ma di nuovi poveri. Sono diverse le segnalazioni che ci sono giunte da Roma, cosi come da Milano dove pare che nella zona delle case popolari non molto distante dallo stadio vi sia da mesi una sparizione costante di gatti (alcuni residenti hanno anche specificato che questi gatti vengono catturati e poi portati via da un presunto ristoratore, ma la segnalazione è in fase di controllo), diverse segnalazioni sono giunte anche dal Bresciano e dalla Bergamasca per rimanere in Lombardia, mentre segnalazioni di sparizioni aumentate con l'incremento della presenza di profughi o di nuovi poveri (spesso zingari) stanno arrivando anche da Torino e dalla provincia di Caserta. Complessivamente tenendo conto delle varie segnalazioni si può stimare in oltre 5.000 il numero di gatti uccisi e mangiati in questi primi nove mesi del 2016.
AVVELENAMENTI FEROLETO. AIDAA PRESENTA DENUNCIA
Il presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Lorenzo Croce ha depositato questa mattina una formale denuncia nei confronti degli ultimi cinque sindaci di Feroleto in seguito alle migliaia di avvelenamenti, oltre ai sindaci sono stati denunciati altre cinque persone, tutti con l'accusa di maltrattamento e uccisione di animali e per i sindaci anche di violazione delle norme previste dalla 281/91 sul randagismo e dalla legge contro l'uso dei bocconi avvelenati. vi tengo informati.
CINGHIALE DA 100 CHILI IN OSPEDALE A FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 20 OTT - Un cinghiale di un quintale circa un quintale nei terreni dell'azienda ospedaliera universitaria di Firenze a Careggi: l'animale, avvistato oggi, è stato catturato dagli agenti della Polizia metropolitana di Firenze.
"Il fatto può apparire singolare - ha spiegato il comandante del corpo Roberto Galeotti - in realtà non è che l'ennesima cattura da noi effettuata in questo luogo". Durante il mese di ottobre, infatti, durante una sessione di 'battute mirate' con l'utilizzo di una trappola selettiva posta nell'area verde dell'ospedale, sono stati catturati circa 20 cinghiali. Una situazione analoga, su cui la Polizia della Città Metropolitana sta ad oggi lavorando sempre con l'utilizzo di trappole selettive, si sta verificando nella zona di Pian dei Giullari nel comune di Firenze.
giovedì 20 ottobre 2016
AIDAA: GRAVISSIMO RIPRISTINO CORRIDA IN CATALOGNA
Roma (20 ottobre 2016) - Con una decisione inaspettata la corte costituzionale spagnola ha deciso di ripristinare la barbara pratica della corrida anche in Catalogna dove era stata abolita dal parlamento nel 2010. Il Presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce ha inviato una lettera di protesta all'ambasciata spagnola definendo la corrida: "un'orrore residuato del medioevo e un atto di violenza e crudeltà inaudita inaccettabile da qualunque mente non malata in questo 2016". AIDAA CHIEDE INOLTRE CHE L'UNIONE EUROPEA FERMI QUESTO ORRORE E PER QUESTO ANNUNCIA INIZIATIVE A LIVELLO INTERNAZIONALE GIA DA DOMANI PER CHIEDERE LA DEFINITIVA ABOLIZIONE DELLA CORRIDA.
RIPRISTINATA LA CORRIDA IN CATALOGNA
La Corte Costituzionale spagnola ha annullato oggi l'interdizione della corrida in Catalogna, votata nel giugno 2010 dal Parlamento di Barcellona. La decisione è stata presa con otto voti a favore e tre contrari dalla Consulta. La Corte ha stabilito che la regolamentazione della corrida, bene culturale nazionale, è competenza dello Stato e non delle regioni. Il divieto era stato approvato dal Parlamento sulla base di una iniziativa popolare animalista.
L'interdizione della corrida, considerata una tradizione 'spagnola' era stata letta non solo come una misura in linea con le posizioni degli animalisti, ma anche come una ulteriore sfida da parte dei partiti catalanisti e indipendentisti allo Stato centrale. La Corte Costituzionale ha però ritenuto che la decisione non poteva essere presa dal Parlamento regionale. La corrida è stata dichiarata bene culturale e tradizionale di interesse nazionale dallo Stato spagnolo sotto il governo del premier Pp Mariano Rajoy e quindi secondo la Costituzione, rileva la Corte, è di competenza del potere centrale. La Consulta riconosce alle regioni la facoltà di regolamentare gli spettacoli taurini e di proteggere gli animali ma non di abolire la 'fiesta nacional'. L'interdizione della corrida da parte della Catalogna aveva avuto un effetto pratico limitato in quanto era praticata ancora solo in una arena catalana, quella di Barcellona. La decisione della Consulta ha subito provocato reazioni polemiche. Il sindaco di Barcellona, Ada Coalu, eletta con Podemos, ha affermato: "la Corte costituzionale dica quello che vuole, faremo rispettare le normative che vietano il maltrattamento degli animali".
PERTANTO LA CORRIDA AL MOMENTO VIENE RIPRISTINATA. DOMANI CI TORNIAMO. BOICOTT SPAGNA DA SUBITO.
FEROLETO: 3.000 ANIMALI AVVELENATI IN 20 ANNI
Feroleto della Chiesa (Reggio Calabria - 20 ottobre 2016) - Da oltre venti anni migliaia di cani e gatti randagi e uccelli di ogni razza e specie sono uccisi con il veleno e poi sepolti in campagna o bruciati dopo essere stati raccolti dal personale comunale con la silenziosa complicità delle autorità locali che si sono succedute nel tempo nelle diverse amministrazioni comunali. Tutto questo è avvenuto nel corso di decenni nella frazione Plaesano del comune di Feroleto della Chiesa in provincia di Reggio Calabria e ora dopo l'ennesima segnalazione l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA lunedi presenterà un esposto alla procura della repubblica di Palmi a carico dell'amministrazione locale del comune e del sindaco in primis, in quanto primo responsabile della tutela degli animali randagi. "Sappiamo per certo che esiste un registro comunale dove vengono segnati gli animali trovati morti avvelenati e recuperati dal personale del comune e che questo registro è in uso presso la polizia locale di Feroleto- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- sappiamo anche chi gestisce materialmente questo registro dove sono segnati gli animali raccolti morti ma mai o quasi segnalati all'amministrazione veterinaria pubblica per le verifiche sulle cause della morte, sappiamo che vi sono denunce pendenti presso la procura di Palmi di persone che hanno visto morire avvelenato il proprio cane proprio a causa del veleno sparso come sistema di uccisione dei randagi, denuncia della quale possediamo copia.Sappiamo molto altro e lo stiamo mettendo nero su bianco prima di portalo all'attenzione della procura e del ministero della Sanità in quanto riteniamo che negli anni questo sistema ha provocato la morte di migliaia di cani e gatti randagi e tutto con l'omertoso silenzio delle autorità che invece erano a conoscenza di questo vero e proprio eccidio di massa di cani e gatti,ma non solo- conclude Croce- sappiamo che questa moria per fortuna si è al momento fermata solo dopo che è stato sentito come testimone un consigliere comunale del paese. Ora vogliamo la verità".
CANI RANDAGI VITTIME DELL’INTOLLERANZA
CANI RANDAGI VITTIME
DELL’INTOLLERANZA
AIDAA : più tutela per i cani
randagi accuditi sull’habitat
Brindisi ( 20.10.2016
)- Bella e Tommy sono due meticci che
vivono nella periferia della città , presso lo stabilimento ENIPOWER inserito nel polo petrolchimico di Brindisi.
Entrambi sono regolarmente accuditi e curati da una
volontaria anche per la periodica profilassi e tutti gli aspetti sanitari di
cui si fa carico, ma, fondamentalmente la dedizione e l’amore sono gli elementi
basilari rivolti a queste due creature, così come ogni animale, già abbastanza
sfortunato in strada, dovrebbe ricevere.
“Il randagismo è un fenomeno sociale che continua ad
insistere sul nostro territorio, una piaga di rilevanza esponenziale già
normativamente affrontato nel lontano 1991 e recepito a livello regionale nel
1995 , in modo tale da contrastarne la proliferazione con metodi non cruenti e in linea con i
percorsi legislativi europei in atto.
La situazione dei canili in Italia, nel Sud ed in
particolare in regioni come la Campania, la Sicilia,
la Calabria, è il risultato di un concepimento errato e distorto
rispetto ai principi universali dei diritti degli animali, al loro riconoscimento
di esseri senzienti e di animali sociali , cui sola cattura, in realtà ormai
impraticabile , ha visto la nascita e il mantenimento “ad vitam” degli animali
recuperati e destinati a luoghi di
detenzione, concentramento di viventi privi dei basilari principi di libertà
che devono essere soddisfatti per garantire il benessere psico-fisico
dell’animale, strutture che dovrebbero
avere il solo compito di “cura e
transito. “
Bella e Tommy vivono stabilmente sul territorio da diversi
anni, e sono sotto tutela dell’autorità sanitaria locale, quale il Sindaco, che
secondo i dettati del codice civile ne risulta responsabile.
Come spesso accade , gli animali liberi sull'habitat sono amati da tanti e odiati da alcuni, ma ciò non autorizza nessuno a ledere
il diritto all'esistenza altrui, infatti, da alcuni mesi, i due cani sono
oggetto di intolleranza e dispetti da parte di ignoti a tal punto da metterne a
rischio l’incolumità psico-fisica.
Bella è stata accalappiata e condotta in canile a
seguito di una segnalazione, entrambi sono scomparsi per circa dieci giorni per
poi essere rinvenuti in precarie condizioni fisiche, deperiti e disidratati
come se qualcosa avesse impedito loro di ritornare nel luogo abituale dove
ricevono sostentamento, altre fonti rivelano che qualcuno voglia eliminarli, e
proprio per tale motivo sono state avviate delle indagini con il monitoraggio
della zona in questione.
Per una maggiore tutela- afferma Brunetti- sarebbe
necessario dare immediata esecuzione all'istituzione del cane di quartiere per
tutti quei cani che vivono da anni sul nostro territorio, già accuditi da un
tutore-volontario e risultano compatibili con la vita urbana o comunque dare
compimento alla LR n. 26 del 9 agosto 2006.
La gestione dei
cani randagi da parte di figure zoofile è garanzia di animali in buone condizioni
di salute , soprattutto attenendosi a elementari regole di civile convivenza, e
potrebbe favorire una condotta rispettosa da parte del cittadino poco
tollerante.
BELLA E TOMMY |
DEDICATO A MICIO di Elena Gaiardoni
ricevo dalla grande giornalista elena gaiardoni e con piacere pubblico......
<Usa le mani ed abbiale libere. Che un gatto inguantato non piglia topi>. La frase è del presidente americano Benjamino Franklin. È un consiglio presidenziale sul concetto di libero mercato nell'impresa, ma è anche un concetto di libertà stessa, intesa in senso politico tucur. Se lo ripeschiamo come un pesce dalle acque del mare del pensiero, è per via del <gatto> perché in questo giorni l'account Twitter Emergency Kitten ha pubblicato un micio bianco e nero seduto sulla storica poltrona della scrivania alla casa Bianca. Americani e inglesi sono molto più avanti di noi nella concezione degli animali: no, non sono più avanti, diciamo che, sviluppando il senso di civiltà, non hanno dimenticato l'istinto animale, in questo caso felino, che tra tutti è il più arguto, diplomatico e futuro.Gli animali nei luoghi pubblici sono un argomento sentito, visti gli spot che ha lanciato in questi giorni Purina per incentivare le persone a portare sul luogo di lavoro il proprio Pet. Ricordiamo che al quotidiano <Libero>, il giornalista Oscar Giannino aveva un micio in grado di dare una lezione di educazione allo stesso vicedirettore, che un giorno lo cacciò non con cortesia dal suo ufficio, e ovviamente il giorno dopo il gatto rispose con altrettanta cortesia, defecando nell'ufficio del vice, perché si è sempre un vice quando c'è di mezzo un micio o una micia. Nessuno infatti ti insegna ad essere politico più di loro, che non mancano mai di farti notare che le tua libertà finisce laddove intralci la libertà degli altri, principio su cui si fonda una democrazia forte, non debole. Molti presidenti americani sono passati alla storia, oltre che per il loro operato, anche perché erano gattofili, gattocrati e gattari, come Abraham Lincoln, Theodore Roosevelt e John Kennedy. Uno più eccentrici amanti dei mici-astri alla Casa Bianca fu il repubblicano Calvin Coolidge, presidente dal 1923 al 1929. La sua passione per gli animali è fiabesca: aveva trasformato la Casa in un'arca di Noè. Era perso per un ippopotamo pigmeo, un orso grizzly, un asino a cui aveva dato il nome di Ebeneezer come il protagonista del romanzo di Dickens, un’oca e un persino una femmina procione che aveva chiamato Rebecca. Ma i diletti erano Blackie, Tiger e Bounder, tre mici che non disdegnavano di accomodarsi sulla celebre poltrona di pelle nera. Furono protagonisti di parecchie avventure, soprattutto Tiger. Un giorno il micio trovò la porta aperta e dal momento che nessuno lo stava controllando, ne approfittò per scappare. Sparì oltre il giardino di quell'umile <casetta>, visto che per i gatti non esiste casa bianca o casa nera, e li ringraziamo per questo basilare principio di libertà. Coolidge si disperò al punto da diramare per radio un appello disperato, supplicando i cittadini di Washington di dargli una mano a ritrovarlo. Alla fine Tiger venne riportato sano e salvo. Ci fu un’occasione in cui si sfiorò l’incidente diplomatico. Durante una colazione con alcuni ospiti importanti, Coolidge versò il caffè dalla tazza in un piattino e vi aggiunse un po’ di latte e zucchero. Pensando che quello fosse il modo originale del presidente di bere il caffè, gli ospiti lo imitarono, anche se un po’ a disagio. Presero la tazza e versarono il contenuto nel piattino. Il Presidente allora li guardò sorpreso, ridendo divertito. Scosse la testa, afferrò il piattino con il caffè, lo mise delicatamente a terra e il suo adorato Tiger scodinzolo' fino alla sua colazione. Coolidge amava i suoi tre canarini, Nip, Tuck e Caruso. Il giornalista del <Washington Post> Bascom Timmons andava spesso alla Casa Bianca a trovare il Presidente, del quale era diventato il confidente, e ogni volta portava con sé il gatto Timmie, grande amico di Caruso.Dopo di lui molti altri mici entrarono nella sala ovale, uno è addirittura attualmente candidato. Si chiama Limberbutt, di Louisville, un soriano di cinque anni, in corsa dall'anno scorso con una lista tra i democratici del Kentucky. Quando si parla di animali le liste non finiscono mai. Tra i tanti, c'e Stubbs, micione rosso che dal 1997 è il sindaco di Talkeetna, in Alaska, poi il main coon Hanke, che nel 2012 è arrivato terzo con oltre 7 mila voti nella corsa al posto di senatore della Virginia. Senza dimenticare Marina, la gatta sindaco di casa nostra, il comune di Gravellona Lomellina. Limberbutt, intanto,continua a crederci. Il suo slogan èMeow is the time, «Miaora è il momento giusto». Hillary Clinton e Donald Trump sono sull'attenti!Molti americani non sanno chi votare. Su Twitter migliaia sono i mi piace e i retweet per il micio bianco e nero seduto sullo scranno più potente del mondo. Se vince lui, la saggezza è assicurata. Larry, il gatto del numero 10 di Downing Street, lo sa. E soprattutto: antichi Faraoni docet!
MIGLIAIA DI CANI E GATTI AVVELENATI CON L'ASSENSO DEL SINDACO
foto di repertorio |
Feroleto della Chiesa (Reggio Calabria - 20 ottobre 2016) - Da oltre venti anni migliaia di cani e gatti randagi e uccelli di ogni razza e specie sono uccisi con il veleno e poi sepolti in campagna o bruciati dopo essere stati raccolti dal personale comunale con la silenziosa complicità delle autorità locali che si sono succedute nel tempo nelle diverse amministrazioni comunali. Tutto questo è avvenuto nel corso di decenni nella frazione Plaesano del comune di Feroleto della Chiesa in provincia di Reggio Calabria e ora dopo l'ennesima segnalazione l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA lunedi presenterà un esposto alla procura della repubblica di Palmi a carico dell'amministrazione locale del comune e del sindaco in primis, in quanto primo responsabile della tutela degli animali randagi. "Sappiamo per certo che esiste un registro comunale dove vengono segnati gli animali trovati morti avvelenati e recuperati dal personale del comune e che questo registro è in uso presso la polizia locale di Feroleto- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- sappiamo anche chi gestisce materialmente questo registro dove sono segnati gli animali raccolti morti ma mai o quasi segnalati all'amministrazione veterinaria pubblica per le verifiche sulle cause della morte, sappiamo che vi sono denunce pendenti presso la procura di Palmi di persone che hanno visto morire avvelenato il proprio cane proprio a causa del veleno sparso come sistema di uccisione dei randagi, denuncia della quale possediamo copia.Sappiamo molto altro e lo stiamo mettendo nero su bianco prima di portalo all'attenzione della procura e del ministero della Sanità in quanto riteniamo che negli anni questo sistema ha provocato la morte di migliaia di cani e gatti randagi e tutto con l'omertoso silenzio delle autorità che invece erano a conoscenza di questo vero e proprio eccidio di massa di cani e gatti,ma non solo- conclude Croce- sappiamo che questa moria per fortuna si è al momento fermata solo dopo che è stato sentito come testimone un consigliere comunale del paese. Ora vogliamo la verità".
PESCARA. FOTO DEL BIMBO AGGREDITO E DEL CANE
NELLA FOTO IL BIMBO LASCIATO SOLO ED AGGREDITO DAL CANE DI CASA CHE ORA SI TROVA RINCHIUSO E LEGATO ALLA CATENA.
fonte. ilcentro.it
fonte. ilcentro.it
IN UN ANNO 19 BIMBI, (DI CUI 2 MORTI) AGGREDITI DAI CANI DII CASA
Roma (20 ottobre 2016) - Sedici bimbi (la maggior parte dei quali sotto i cinque anni) feriti in modo grave dai morsi dei cani di casa dall'inizio dell'anno ad oggi in Italia, di questi 13 erano rimasti anche solo per un attimo incustoditi, 1 ragazzino aggredito da un cane in spiaggia questa estate, e due bimbi in tenera età lasciati soli dai genitori (anche per pochi attimi) morti dopo essere stati morsicati dai cani di casa uno a Mascalucia in provincia di Catania e uno ieri a Cepagatti in Abruzzo. Numeri impressionanti raccolti semplicemente rileggendo le pagine dei giornali locali e nazionali online dell'ultimo anno che però mettono in evidenza due cose: innanzitutto in 14 casi sui 17 dei bimbi morsicati erano soli (in alcuno casi per pochi ma fatali minuti) insieme ai cani quasi sempre di grossa taglia ed addestrati a fare la guardia e che quindi individuando nei piccoli umani dei corpi estranei che hanno invaso il proprio territorio hanno fatto quello per cui sono stati addestrati e cioè hanno aggredito e morsicato quello che per loro era un intruso nel loro territorio. Lo stesso è accaduto nei casi dei due bimbi morti dopo i morsi. Certo si tratta di situazioni drammatiche, in alcuni casi lutti che gettano famiglie nella disperazione totale sulle quali occorre andare sempre con i piedi di piombo e lasciare in tutti i casi che la magistratura faccia il proprio corso ed individui le responsabilità." Ma seppure dalla semplice lettura degli articoli di giornale emerge chiaramente che in quasi tutti i casi i bimbi aggrediti e morsi dai cani sono stati lasciati incustoditi dai genitori ed in un paio di casi dai nonni - ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- anche per pochi ma fatali minuti, noi crediamo seriamente che anzichè ogni volta arrivare a dare la colpa al cane di casa, sia il caso di pensare seriamente di togliere la potestà genitoriale a questi genitori scellerati ed irresponsabili, il problema non è il patentino per i cani di grossa taglia, ma quello per essere genitori responsabili che non accudiscono i figli lasciati soli con cani che non fanno altro che quello per cui sono stati addestrati, questi genitori sono solo loro i responsabili per lo meno morali di quanto accaduto ai loro figli".
PESCARA. ALTRO BIMBO INCUSTODITO AGGREDITO DAL CANE
Prima di poterci esprimere in maniera compiuta sull'intera vicenda è necessario che la magistratura appuri in maniera chiara come sono andate le cose, al momento possiamo solo parlare per quanto letto e visto in queste ore. Stiamo parlando della vicenda dell'ennesimo bimbo di diciotto mesi morto dopo essere stato morsicato da un cane corso che a quanto padre è detenuto legalmente dal padre. Il fatto è avvenuto ieri nel pomeriggio a Cepagatti in provincia di Pescara, qui secondo la ricostruzione il bimbo sarebbe stato lasciato solo dal padre che lo aveva con se mentre stava facendo un trasloco nella casa di campagna con la sua nuova compagna. Il bimbo di un anno e mezzo (come il piccolo di Catania morto alcuni mesi fa) si sarebbe (il condizionale al momento è d'obbligo) avvicinato al cane (o ai cani) di razza Corso che lo avrebbero aggredito azzannandolo alla testa, purtroppo per lui non c'è stato nulla da fare nonostante la corsa in ospedale. Quello che anche in questa occasione però vogliamo sottolineare è che non si risolverebbe nulla dando la croce addosso ai cani, loro fanno i cani, ed i cani Corso sono cani territoriali. Quello che resta da capire è se davvero vale la pena continuare a lasciare i cani di grossa taglia ed anche i figli aggiungiamo noi, a genitori inadeguati alla gestione di entrambi. Ci torniamo su in maniera ufficiale tra qualche ora...
mercoledì 19 ottobre 2016
CARO SGARBI. SALVIAMO INSIEME LE CAPRE DI PORTOVENERE
AIDAA A SGARBI. SALVIAMO INSIEME LE CAPRETTE DI PORTOVENERE
La Spezia (19 ottobre 2016) - "Se davvero Vittorio Sgarbi vuole adottare le caprette di Portovenere noi siamo al suo fianco- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- siamo pronti a fare la nostra parte per trovare loro casa e per garantire loro una vita lunga e felice, tutto sta a vedere se Vittorio Sgarbi non vuole usare come ha fatto in passato gli animali come specchietto per le allodole. Se fa sul serio noi ci siamo". L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che a gennaio aveva denunciato il critico d'arte per l'uso improprio del nome dell'animale, vicenda che sfociò in un contradditorio tra il presidente AIDAA Lorenzo Croce e Vittorio Sgarbi negli studi di Mediaset ospiti della trasmissione Pomeriggio 5 condotta da Barbara d'Urso. (VEDI LINK ALLEGATO). Ora la svolta AIDAA tende la mano a Sgarbi per salvare insieme le caprette che il comune di Portovenere vorrebbe abbattere.